A tinger cordovani in color verde, così conci in galla, come in foglia.

Piglia il cordovano, e con la pomice poliscilo molto bene, e ungilo d'olio, poi lavalo molto bene: e piglia oncia una di galla pesta, e mettilo in acqua calda, e lasciavelo per un'hora, poi colala per pezza, e in tal acqua metti il cordovano, fregandolo bene con le mani, e lascialo cosė per un'hora: poi cavalo, e torcilo, e stendilo. Poi habbi grani, o pomelli di spin cervino, colti nel mese di Luglio, quando sono verdi, e seccali, e pestali sottilmente, e metti once due d'allume di rocca per pelle, in polvere, mescolato con detta polvere di granelli, e habbi acqua bollente, e gettala sopra dette polveri, e lascia rifreddare. Dipoi butta di quell'acqua con tutte le pomelle di sopra la pelle, e frega con la pianta della mano molto bene: poi stempera cenere di sterco di capra con detta acqua de i pomelli, e con essa frega la pelle molto bene con la pianta della mano: poi lavala, e cava l'acqua col coltello, stendela, e habbi poi altri pomelli si spin cervino, ma che sieno ben maturi, e cosė interi lo farai bollire in acqua, con allume di rocca, e lasciali un poco bollire. Dipoi lasciali rifreddare, e piglia di detti pomelli cotti, e frega sopra la pelle con la pianta della mano, e buttavi la cenere sopra, e stempera con l'acqua verde, ove son bolliti i pomelli. Poi levale via l'acqua col coltello, e dalle una mano di detta acqua verde a pennello, e mettila a sciugare e increspala, e se la vuoi pių scura, quando metti a bollire i pomelli con l'allume, mettevi un poco d'indico sottilissimamente macinato. Et nota che quando stemperi la cenere con l'acqua delle pomelle, come č detto, l'acqua ha da esser calda.


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Questa pagina è stata curata da Marco Moraccini, con la collaborazione di sua moglie Anna Satti e della figlia Serena Eva


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