A far olio Imperiale da profumarsi i capegli, e la harba, ungersi le mani, e ancora i guanti, e metterne nella lessia quando si lavano le camise, e i fazoletti, cosa da Principi: e possi fare con molta spesa, e poca.

Pigliate Ambracane, che alcuni chiamano ambra balena, cio è l'ambra bigia odorata che si adopra ne' profumi, e tagliatela minuta più che potete, e sia mez'oncia, e otto once di storace calamita, che sia ben grassa, e sia medesimamente tagliata minuta, e poi mettetela in una carafa con due libbre d'acqua rosa buona, e con due altre libbre d'olio di rose damaschine, e fino a sei garofali ammaccati grossamente, e un'ottava d'oncia di cannella fina, e serrate la carafa con cera, e poi con una pezza di sopra, e mettetela sotto il lettame caldo per otto giorni. Poi la cavate, e votatela in una pignatta vetriata, e faretela bollir soavemente per due ore. Poi levatela dal fuoco, e lasciatela rifreddare. Et poi con cocchiaro d'argento e d'oro, o con un pezzo di bicchier andrete raccogliendo tutto l'oglio ch'è natato di sopra. E serbatelo in ampollette, o vasetti di vetro, aggiungendovi musco, e zibetto, quanto volete, e tenetelo al sole per alcuni giorni, ma che l'ampolla sia benissimo oppilata con cera e carta pecora che non rifiati. Et farà liquor pretiosissimo per odorare, e per confortar' ancora il cervello, e resistere alla putrefattione dell'aere da usare in tempo di peste. Et l'ambra e la storace con l'altre cose, che rimasero nella pignatta ove le bolliste, son bone a far pomi o palle odorifere da tener tra i panni, o portar in mano, e a far corone, e ardere in camera per far profume. Et volendo fare detto oglio o liquore con minor spesa, potete farlo senza il musco, e senza l'ambra, o mettervene manco, che verrà a costar pochissimo.


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Questa pagina è stata curata da Marco Moraccini, con la collaborazione di sua moglie Anna Satti e della figlia Serena Eva


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