Segreto rarissimo, il qual usano le gran Signore More, per far che lor figliole non habbino peli sotto le braccia, o in altra parte, che a lor piaccia che non vi sieno peli: e questo secreto hebbi io in Soria l'anno 1521, da una gran Signora, alla quale io con la gratia del Signore sanai una sua figliola che l'havea dato volta il cervello, e conveniva tenerla con suo dispiacere, legata.

Quando la figliuola è nata hanno subito apparecchiato una piastra d'oro fino, o un ducato, o anello, o altra cosa tale, e lo tengono nel fuoco tanto, che venga rosso e infocato, ma che non si fonda; e pigliandolo con una tenaglia così infocato, lo vanno menando sopra il luogo ove non vogliono che nascano i peli, e poi subito l'ungono con olio rosato, o violato: e poi d'indi a ventiquattr'hore tornano a fare il medesimo un'altra volta: e così in quel luogo non nascono peli giamai; e se pur ad alcuno vi nascono, gli fanno cadere con l'unguento, o con altro, e poi tornano a scottarlo con l'oro come prima, e sicuramente non vi nascono poi più mai. Questo stesso rimedio ho io fatto fare ad alcune gentildonne per levare i peli della fronte, e quelle che l'hanno fatto bene, tutte l'hanno trovato verissimo. Questo secreto ho tenuto io lungo tempo grandemente occulto, e caro, e ho più volte potutone haver denari e doni, e non non l'ho voluto insegnare, come ho fatto di molti altri, che in questo libro la età nella quale mi trovo, e il caldo fervore della carità m'hanno mosso a farlo commune a ciascuno universalmente, a sola laude e gloria del Fattor del tutto, che con tanta sapienza, amore, e bontà ha data la virtù nelle cose da lui create.


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Questa pagina è stata curata da Marco Moraccini, con la collaborazione di sua moglie Anna Satti e della figlia Serena Eva


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